INNO DEL CENTENARIO
(M° Don Gaetano Castiglia – Giuseppino del Murialdo)

Da cent’anni in questa terra / siete luce / siete pace:
il Vangelo è la memoria / a parlar di Dio, che è Padre
col carisma del Murialdo / nel sentiero della storia...
Quanti esempi e quanto amore / per l’annuncio / della Vita;
ma La Valle ora Vi chiama / suoi amici, forza e guida,
perché Voi portate a noi / l’entusiasmi del Signore!

Tu, madre Immacolata, / su noi tutti stendi il velo,
la tua benedizione / discenda a noi dal cielo.
Dal Signore a noi ottieni (o Maria, per noi)
di puntare ai veri beni, (o Maria, per noi)
d’abbracciare, col tuo esempio, (o Maria, per noi)
la via stretta dell’amore. (o Maria, per noi).
O Maria, Madre di Cristo, / il tuo popolo ti onora:
noi lodiamo in te il Signore, / che è presente in mezzo a noi!

Oggi in questa nostra terra / fede vuota, / gioia spenta;
ma il Vangelo è vivo fuoco, / dà vigore al nostro canto:
Giuseppini, ora è il momento / d’esser testimoni nuovi!
San Giuseppe ha dato a Cristo / voce e cuore, / la sua vita;
da “fratello, amico e padre” / volti nuovi dell’amore;
Giuseppini, ora e per sempre, / dare ai giovani il calore!

Per noi, o San Leonardo, / tu sei dono e sei presenza:
ogni passo dei tuoi figli / è scolpito ed è speranza!
Dal Signore a noi ottieni (o Maria, per noi)
di puntare ai veri beni, (o Maria, per noi)
d’abbracciare, col tuo esempio, (o Maria, per noi)
la via stretta dell’amore. (o Maria, per noi).
Tu ci vuoi come famiglia, / tu ci insegni a amare Dio:
noi lodiamo in te il Signore, / che è presente in mezzo a noi!

 

P. GAETANO CASTIGLIA E L’INNO DEL CENTENARIO

“col carisma del Murialdo nel sentiero della storia…”

Nel mese di aprile 2001 stavano iniziando i preparativi per la festa del Centenario del nostro Istituto. Nel buttar giù le prime idee per la festa, si pensò che per un’occasione di tale importanza ci sarebbe voluto un inno, una colonna sonora che si fissasse nei ricordi, assieme alle immagini di quel momento storico per la nostra vecchia scuola.

Come il lampo precede brevemente il tuono, così, quasi come una logica conseguenza, il nostro discorrere si spostò dall’inno ad un nostro amico di vecchia data, la cui musica è stata per noi d’accompagnamento nell’ambiente Giuseppino.

P. Gaetano Castiglia, compositore di oltre un migliaio di canzoni, penso sia rimasto nella memoria di tutti quei ragazzi che sono transitati per l’Istituto Maria Immacolata nei primi anni ottanta. Era una sorta di vulcano in eruzione: ogni momento della giornata aveva la sua canzoncina da cantare, ed anche i giochi serali assumevano sfumature sempre diverse a seconda delle musiche che Gaetano preparava.

Oggi P. Gae, vive a Sover, uno splendido paesino in Val di Cembra (TN), dove è parroco.

Da quando gli chiedemmo di comporre l’inno del centenario a quando l’opera fu realizzata trascorsero forse… quattro giorni.

L’inno ci commosse allora, e ci commuove ancora. Oltre il significato stretto del testo, leggiamo ancora quell’antico spirito “Murialdino” che da tempo manca. Leggiamo di un’amicizia, nata anni orsono, su poche e semplici idee alle quali cerchiamo però di mantener fede, ciascuno nel proprio ambito.

Passata la festa del centenario, che l’Inno di Gaetano incorniciò elegantemente, ci ripromettemmo di sdebitarci con l’autore per questo grande dono.

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E così cercammo di fare, quella domenica del giugno 2002

Gaetano ha sempre sentito la necessità di trasferire le sue composizioni su nastri, affinché possano divenire fruibili a chiunque. Ormai è finito anche il tempo dei nastri, quindi anche noi abbiamo cercato di mantenere il passo con la tecnologia e, a nome dell’Associazione Ex Allievi di Montecchio Maggiore, abbiamo consegnato al M°. Castiglia un registratore multi traccia digitale e un masterizzatore adeguato ai suoi scopi.

Uscimmo assieme per pranzo, dove parlammo principalmente di quei valori che oggi sembrano svaniti, e anche di quel carisma Murialdino, del quale, talvolta, sembrano essersene dimenticati pure i preti.

Nel pomeriggio arrivarono altri amici da Montecchio e iniziammo a mettere mano alle nuove attrezzature.

Il tempo trascorse rapidamente e, tra una canzone e l’altra, venne presto sera.

Salutammo dunque P. Gae e lasciammo quel posto stupendo, che sembra lontano anni luce dalla frenesia del vivere quotidiano.

 

1901 – 2001 CENTENARIO DELL’ISTITUTO “MARIA IMMACOLATA

Cento anni dell’Istituto Maria Immacolata. Due giorni di festa per celebrare questo evento.

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Nel pomeriggio di sabato 15 settembre 2001 bambini, ragazzi e adulti si sono radunati presso il Duomo di S. Vitale da dove è partita una fiaccolata per ricordare e rivivere, lungo le vie del paese, l’arrivo avvenuto cento anni fa dei padri giuseppini del Murialdo a Montecchio Maggiore.

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Così come avvenne nel 1901, la popolazione di S. Vitale e della Valle ha accolto con calore ed entusiasmo l’arrivo dei canti e delle grida dei ragazzi che, dopo aver sostato presso il patronato di S. Antonio per un momento di riflessione, hanno raggiunto il cortile dell’istituto.

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All’ingresso, una grande scritta ricordava ai partecipanti i cento anni di presenza Giuseppina, e l’istituto stesso, vestito a festa, accoglieva come un tempo i suoi figli, ritornati per l’occasione.

Commovente la partecipazione alla S. Messa concelebrata dai parroci delle parrocchie di Montecchio e dai giuseppini: un momento in cui le diverse comunità parrocchiali si sono strette attorno ai padri per festeggiare assieme a loro questo particolare evento.

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La manifestazione è proseguita con l’inaugurazione della mostra fotografica, curata dal Sig. Nevio Zanni, dove passato e presente dell’opera si incontravano e i ricordi evocati dalle foto in bianco e nero riaccendevano i cuori dei tanti ex allievi presenti.

Contemporaneamente veniva proiettata una videocassetta realizzata dagli allievi della scuola media sull’attuale situazione dell’istituto.

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Un semplice ma sostanzioso rinfresco ha preceduto il recital dei ragazzi della parrocchia della Valle che ci hanno regalato uno spettacolo entusiasmante di riflessione e di gioia.

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La mattina di domenica il cortile si è riempito nuovamente, oltre ogni aspettativa, di ex allievi e amici dei padri giuseppini. La S.Messa solenne, presieduta dal superiore generale padre Luigi Pierini e concelebrata da quasi 40 sacerdoti, ha visto una partecipazione raccolta e vissuta.

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Per l’occasione, padre Gaetano Castiglia ha composto l’Inno del Centenario che è stato splendidamente interpretato dai ragazzi del coro della parrocchia, diretti dal M° Norberto Tronca.

All’omelia, il direttore dell’istituto, padre Giuseppe Garbin, visibilmente commosso, ha ringraziato i numerosi presenti portandoli a riflettere sul prezioso momento che si stava celebrando e prospettando un futuro sempre più ricco di relazioni tra i giuseppini e la popolazione di Montecchio Maggiore.

Verso le ore 11:30 c’è stata la presentazione delle opere d’arte realizzate per l’occasione da artisti Giuseppini (p. Verri, p. Buset) ed il ritratto di padre Antonio Boschetti, commissionato al pittore Cosentino di Montecchio Maggiore.

A seguire il pranzo che ha visto la presenza di numerose autorità intervenute per l’occasione e più di 600 persone.

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Nel pomeriggio, un momento particolare è stato dedicato all’inaugurazione dello stemma del Centenario, in marmo intarsiato ora posto sulla facciata principale dell’istituto, realizzato dagli ex allievi Marco e Carlo Nardi, su disegno di Paolo Pellizzari, vice presidente dell’Associazione.

 

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Verso le ore 16, in teatro, c’è stata la presentazione del libro “Cento anni di Giuseppini a Montecchio Maggiore, 1901 – 2001”

Realizzato dall’Associazione ex allievi, presieduta dal Prof. Paolo Olivieri, il libro è il risultato di un’ampia collaborazione progettuale.

Prendendo avvio da una accurata ricerca storica e da una prima bozza di Vittoriano Nori, scomparso nel 1997, che tanto ha voluto realizzare quest’opera, dedicando ad essa quasi cinque anni di vita nella ricerca di notizie presso gli archivi delle varie opere giuseppine, i curatori Lino Vandin, per i testi, e Nevio Zanni, per la parte grafica ed iconografica, hanno portato a termine il volume che, abbellito da circa 300 fotografie, racconta la nascita e gli sviluppi dell’istituto e la cronaca dei cento anni della scuola, con le sue varie trasformazioni.

Molto apprezzato dai presenti, il libro ha voluto essere un segno tangibile che l’Associazione Ex Allievi ha inteso lasciare ai padri giuseppini come ringraziamento per quello che in questi anni hanno instancabilmente fatto per tutti i ragazzi che hanno trascorso la loro adolescenza nell’istituto.

Un impegno che i giuseppini hanno saputo realizzare con umiltà, seguendo il motto di S. Leonardo Murialdo “Fare e Tacere”, che ha permesso anche alla comunità della Valle di crescere nella fede e nella fraternità.

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A conclusione di queste manifestazioni, ripetendo ciò che era avvenuto cent’anni prima, il cortile è stato avvolto dalle note del corpo bandistico S. Gaetano della città di Thiene (VI), intervenuto per l’occasione.

Un doveroso ringraziamento va a tutti coloro che hanno permesso la realizzazione di queste due giornate di festa, ed in particolare a tutti gli ex allievi che si sono voluti stringere nuovamente attorno ai loro ex insegnanti e padri.

 

CONCLUSIONE DEL CENTENARIO DELL'ISTITUTO

Domenica 19 maggio 2002 è stata una giornata che ha segnato una nuova tappa storica per la Comunità dei Padri Giuseppini di Montecchio Maggiore. Come è noto in questo giorno si celebra la festa di S.Leonardo Murialdo. Tuttavia, per dar maggior lustro a questa ricorrenza, sono state abbinate altre due motivazioni di festività:

* la conclusione dell'anno centenario dell'Istituto Maria Immacolata;

* la benedizione e la posta della prima pietra della nuova Chiesa

che sta sorgendo qui alla Valle, per la Parrocchia S.Maria Immacolata diretta dai Padri Giuseppini.

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La giornata ha avuto inizio con la S.Messa delle ore 10,15 celebrata nel cortile dell'Istituto, sotto un grande tendone.

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Tra i vari sacerdoti che hanno concelebrato nel sacro rito, merita un ricordo particolare Don Mario Venturini, primo parroco di S.Maria Immacolata. Durante la sua lunga permanenza qui a Montecchio, ha visto nascere la nuova comunità cristiana inizialmente come rettoria e poi come parrocchia, ed è stato lui a dare il via al lungo e travagliato iter burocratico per la realizzazione della nuova chiesa. A lui va pure il merito se, nel frattempo, è stata accantonata una cospicua somma di denaro che, senza ombra di dubbio, ha incoraggiato i suoi successori nel perseverare sull'idea che la costruzione di una nuova chiesa era veramente necessaria.

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Altro momento emozionante è stato quando il vicario del Vescovo di Vicenza, Mons. Pietro Lanzarini ha benedetto la prima pietra, all'interno della quale è stata riposta una pergamena ricordo dell'avvenimento storico.

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Successivamente il progettista, Arch. Giuseppe Pilla, ha illustrato ai presenti le caratteristiche costruttive dell’opera e le fasi di realizzazione del cantiere.

Alle ore 11,45 di quel giorno era stata programmata l'assemblea degli ex allievi per il rinnovo del Consiglio di Presidenza. Purtroppo non è stato possibile far nulla perchè il numero degli ex allievi non era sufficiente (e quindi non legale) per poter procedere legalmente alle operazioni di voto.

Alle 12,30 il grande tendone che prima aveva ospitato la numerosa assemblea per la S.Messa, era stato trasformato in una grande mensa alla quale ha partecipato numerosissima gente della Valle e alla quale ha partecipato pure un gruppetto di 10 ex allievi.

Nel pomeriggio poi vi è stata l'inaugurazione degli spogliatoi del centro sportivo della parrocchia. La realizzazione di questo manufatto è opera di un gruppo di uomini volontari della parrocchia, che per diversi mesi hanno offerto gratuitamente il loro lavoro con competenza e professionalità, ed ora i giovani che li utilizzano ne apprezzano l'utilità.

E' stata veramente una bellissima occasione per passare una giornata assieme ai Giuseppini, partecipare alla loro gioia e dire, con la nostra presenza, il nostro grazie per tutto quello che hanno fatto per noi.