chiesa renderingDopo un iter progettuale durato diversi anni, iniziato per volontà del primo parroco don Mario Venturini, dopo diverse vicissitudini e variazioni, il 19 maggio 2002 il Centenario dell'opera di Montecchio Maggiore si è chiuso con la benedizione e la posa della prima pietra della nuova chiesa parrocchiale.
Questo momento ha dunque chiuso il primo secolo di storia dell'Istituto Maria Immacolata aprendo contemporaneamente una nuova era, i cui albori vedono sorgere il cantiere per l'erezione della nuova chiesa.

Progettata dall'Arch. Giuseppe Pilla, la struttura l’edificio segue forme tradizionali perché il carattere sacro del complesso sia immediatamente avvertibile dall’esterno. Il rispetto dei parametri imposti dalla Cei ha fatto scegliere la forma templare, con l’altare principale ben visibile da tutti i posti; attorno allo spazio centrale (aula per i fedeli e presbiterio) si svolge una percorrenza perimetrale che consente di raggiungere ogni ambiente interno (sagrestia, cappella con penitenzeria, accessori vari) senza attraversare l’aula.

Nel piano seminterrato (direttamente sotto la chiesa) sono calcolati un ampio salone per conferenze, con 200 posti a sedere, e una serie di salette per attività parrocchiali di vario genere. Anche nella scelta dei materiali (legno, rame, pietra) si conferma l’intento di restare nella tradizione; l’edificio risulta rialzato dal piano campagna per evidenziarlo rispetto all’abitato.

chiesa lavoriSotto la direzione dell'Arch. Trevisan Giuseppe e l'esperienza del capomastro parrocchiano Omazzi Stelvio, il progetto dell'Arch. Pilla procede spedito nella sua realizzazione, assumendo ben presto la sua forma caratteristica. Attualmente (fine 2004) i lavori edili volgono al termine e già si pensa ai lavori di finitura e completamento.
Mentre l'impresa costruttrice rivolge la propria opera al completamento delle strutture interne e all'ampio piazzale antistante la costruzione, il parroco si occupa dell'arredo.

Domenica 22 maggio 2005 alle ore 18.00, il Vescovo di Vicenza, arcivescovo Cesare Nosilia ha dato inizio al sacro rito di dedicazione della nuova chiesa parrocchiale di S. Maria Immacolata, eretta nelle immediate vicinanze del nostro omonimo istituto e retta dai padri giuseppini.

Dopo un breve intervento dell’autorità civile, nella persona del Sindaco di Montecchio Maggiore, la cerimonia di dedicazione della nuova chiesa, celebrata dal Vescovo di Vicenza, inizia nel cotile dell’istituto, cuore pulsante della Valle caro tanto ai parrocchiani quanto agli allievi ed ex allievi della scuola. Quindi, con una breve processione, il corteo si sposta sino a raggiungere il nuovo edificio sacro. All’ingresso della nuova chiesa il progettista Arch. Giuseppe Pilla illustra brevemente l’opera realizzata, quindi consegna nelle mani del Vescovo le chiavi della porta d’ingresso, rimasta fino a questo momento chiusa. Ricevute le chiavi, il Vescovo le consegna nelle mani del parroco, esortandolo ad aprire la porta. “Varcate le porte del Signore con inni di grazie, i suoi atri con canti di lode”. Inizia quindi l’afflusso nella nuova costruzione: in testa il vescovo, quindi il parroco, poi un gran numero di sacerdoti prevalentemente giuseppini ed infine il popolo, accorso in moltitudine non solo dalla Valle. Terminato l’afflusso, il Vescovo benedice l’acqua per aspergere il popolo, l’altare e le pareti della nuova chiesa. Dopo la liturgia della parola e l’omelia, prosegue quindi il rito di dedicazione, aperto con la recita delle litanie dei santi e che culmina con l’unzione col crisma e la seguente incensazione dell’altare e della chiesa. Al termine, l’altare viene ricoperto con una tovaglia e corredato di fiori e candele. Il Vescovo consegna quindi una candela accesa affinché siano accese tutte le luci dell’altare.

La messa prosegue poi secondo la liturgia usuale fino al termine dei riti di comunione: la prima reposizione del Santissimo viene onorata con un momento di adorazione.

In seguito, il Vescovo accompagnato dal parroco e dal consiglio pastorale, si reca dinanzi alla statua di Maria Immacolata, traslata nel nuovo edificio dalla piccola cappellina precedente.

Qui, la Valle col suo parroco ed il Vescovo rinnova la propria devozione alla Vergine, mentre una rappresentanza di bambini e ragazzi del catechismo recano un omaggio floreale.

In breve la cerimonia si chiude, mentre nel cortile inizia il festeggiamento con un grande rinfresco offerto a chiunque volesse unirsi alla gioia dei valligiani e dei padri giuseppini per il raggiungimento di questo ambito traguardo.